Risarcimento danni da sinistro stradale

 

Risarcimento danni da sinistro stradale

 

In generale

 

Quando si rimane coinvolti in un incidente stradale, anche di lieve entità, non risulta sempre agevole capire come comportarsi.

Infatti, nella fase immediatamente successiva, un soggetto coinvolto può dimenticare, magari a causa delle emozioni, di mettere in pratica azioni doverose, se non obbligatorie, andando, quindi a configurare condotte omissive che possono poi esporlo a conseguenze penalmente rilevanti.

 

Nella fase ulteriormente successiva, ovvero quella in cui reclamare le proprie ragioni con le relative assicurazioni, lo stesso, per la mancata conoscenza della normativa, può vedersi ingiustamente negato un diritto o, eventualmente, accettare un risarcimento inferiore a quello spettante.

 

 

e allora, come comportarsi?

 

Sicuramente, in seguito ad un sinistro, se le condizioni psicofisiche lo consentono, è obbligatorio accertarsi che gli ulteriori soggetti coinvolti stiano bene e, in caso contrario, allertare autorità e mezzi di soccorso. In un secondo tempo, se il posizionamento dei veicoli non costituisce pericolo per la circolazione, accertare la dinamica e compilare insieme all’altro conducente il modulo di constatazione amichevole (CAI), rilevando, inoltre, se vi siano testimoni dell’accaduto.

 

 

Cosa mi verrà risarcito?

 

 L’oggetto del risarcimento sarà costituito da:

 

- danno patrimoniale

- danno non patrimoniale

 

 

Danno patrimoniale

 

il danno patrimoniale sarà articolato nelle forme di danno emergente e lucro cessante.

 

Il danno emergente è quello che contribuisce alla diminuzione del patrimonio del soggetto (es. Spese relative a riparazione del veicolo, visite mediche, medicinali etc, che non sarebbero state sostenute in assenza di sinistro)

 

Il lucro cessante, invece, è dato sia dall’impossibilità di guadagno per un libero professionista o dal non poter percepire lo stipendio per un lavoratore, sia dalla perdita di chance, come la mancata conclusione di un contratto o dall’impossibilità di partecipare ad un concorso.




Danno non patrimoniale

 

Il danno non patrimoniale è suddiviso a sua volta in:

 

- danno biologico (lesioni a livello fisico o psicologico che alterino la qualità di vita),

- danno morale (ansia o depressione)

- danno esistenziale (modificazione abitudini e rinuncia a sogni e aspettative future).

 

Tale danno sarà di più difficile dimostrazione e la sua quantificazione sarà determinata dal giudice, mediante l’apporto dei consulenti esperti.




In conclusione

 

Ogni vicenda può presentare aspetti molto complessi, per questo motivo è sempre utile affidarsi ad Avvocati esperti nel settore, i quali, con l'ausilio di consulenti qualificati, potranno, con maggior facilità, dimostrare le ragioni dei propri assistiti.

 

Inoltre, le spettanze di tali professionisti, in caso di vittoria, saranno totalmente a carico delle assicurazioni.